domenica 30 novembre 2008

The Clash!



Attivi dal 1976 al 1986, sono il gruppo che la prestigiosa rivista musicale Rolling Stones definì "The Only Band that Matters -l'unica band che conta". Uno dei più importanti gruppi punk rock britannici, The Clash, davano voce alla condizione dei giovani proletari inglesi, di cui invocavano una presa di coscienza, pretendevano il riscatto delle nuove generazioni, denunciavano il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. I loro messaggi erano diretti ed in fondo anche positivi nell'invito a canalizzare la rabbia giovanile in una rivolta personale e collettiva.
Il primo album ,The Clash (Cbs, 1977), mette in musica lo “scontro” profetizzato dalla band già nel proprio nome. Una vecchia Inghilterra, investita da una crisi economica di vaste proporzioni, viene invasa da frenetici accordi al limite dell’elementare e messa sottosopra da una banda di musicisti sboccati e rivoltosi. Il rock and roll, ripulitosi progressivamente dopo gli anni 60, può tornare, così, a sprigionare un nuovo alone di irriverenza, alimentata dal furore punk.
I Clash chiamano alle armi la loro generazione di guerriglieri urbani, aizzandoli con la promessa di una “White Riot”.


Segue London Calling (Cbs, 1979), eletto da Rolling Stone “disco più importante degli anni 80”. Questo è l’album che consacradefinitivamente la musica ribelle dei Clash. All'indomani dell'elezione della conservatrice Margaret Thatcher a dicembre, viene pubblicato un album che è un'autentica bomba a mano contro l’Inghilterra perbenista e bigotta. Joe Strummer, voce, chitarra, nonché autore dei testi e vera testa pensante del gruppo, non intende risparmiare niente e nessuno: dalla catastrofe nucleare al fascismo internazionale, dalla violenza criminale alle condizioni urbane. Il punk che ha raso al suolo intere città con il suo messaggio nichilista adesso deve mettersi da parte perché è giunto il momento di ricostruire. Londra, bruciata dal fuoco, ora fa il suo appello: “Londra sta chiamando, la guerra è stata dichiarata. L’età del ghiaccio sta arrivando, il sole sta zoomando sopra”. L'apocalisse metropolitana deve risvegliare le coscienze di tutti i giovani rock e la voce di Strummer non potrebbe essere più densa di fervore e passione nell'omonimo brano di apertura.”

domenica 23 novembre 2008

L'ippopotamo Pippo



La storica mascotte della Lines, per la linea pannolini. Il pacioso ippopotamo azzurro, dalla voce nasale come Ramazzotti, si aggirava sugli schermi italiani dal 1966 quando fece il suo debutto con Carosello. Negli anni '80 la sua popolarità è tale che Pippo diventa un giocattolo per bambini da "conquistare" previa raccolta punti.





Pippo è scomparso negli anni '90, così come i pannolini Lines, oggi prodotti con il marchio Huggies. Facendo un giro su e-bay si trova ancora qualche Pippo in plastica il cui valore va dai 50 ai 90 euro...frugate nelle vostre cantine!

sabato 15 novembre 2008

Cindy Lauper





Cindy Lauper è una delle prime icone pop femminili della musica degli anni ’80. A inizio decennio il panorama musicale è caratterizzato da una fase di grande sperimentazione e innovazione, i generi dominanti sono pop, sinth pop, punk di derivazione anni ’70 e new wave. Il pop era dominato da cantanti solisti e gruppi maschili, ma nel 1983 le radio americane iniziano a trasmettere il singolo “Girls just wanna have fun” («le ragazze vogliono soltanto divertirsi») che diventa presto un vero e proprio inno, non esclusivamente femminista, e l’uragano Lauper scala le classifiche mondiali. Il singolo fa parte del suo primo album “She’s so Unusual”. Altro singolo di quest’ album è “Time after Time”, una ballata che sarà successivamente riproposta da oltre 70 artisti.


La Lauper fa subito presa per la voce potente e melodica, pulita e graffiante allo stesso tempo che conquista soprattutto i teenagers, catturati dal suo look anticonformista che si rifà al punk di fine anni ‘70. Complice del suo successo è la nascente MTV che con la rotazione continua dei suoi video-tormentone come "Girls Just Want to Have Fun" e "Time after Time"contribuisce al successo del primo album consacrandola icona femminile della musica di quel periodo, insieme a Madonna, ovviamente, con la quale si contende il trono di “regina del pop”. Sono in molti a sostenere che la Madonna degli esordi in qualche modo prende molto spunto dalla Lauper, per quanto riguarda il look ma anche nel modo di cantare. La differenza sostanziale tra le due è che Madonna fa molta leva sulla sensualità, esibita, imposta quasi aggressiva.
Nel 1986, con il secondo album, True Colors, rivela un sound più maturo e una maggiore sensibilità, sia vocale che sociale. L’album porta lo stesso titolo del singolo di lancio che diventerà canzone cult per la comunità gay.

Mentre la carriera di Madonna è proseguita ininterrottamente sulla breccia, Cindy Lauper ha perso qualche fetta di pubblico ma ha continuato la sua professione nel solco della sperimentazione, avvicinandosi anche al cinema e al teatro. Nel settembre 2008, in Italia è arrivato un suo nuovo album dalle sonorità dance, “Bring Ya To The Brink”, già pubblicato in USA, Giappone e Australia lo scorso maggio.

La cantante di Brooklyn è molto impegnata nel sociale, nella lotta per il rispetto dei diritti umani. Nel 2007 ha dato vita al primo True Colors Tour, negli USA e in Canada, un festival musicale itinerante, voluto ed organizzato dalla Lauper in persona, a sostegno di associazioni per la difesa dei diritti umani e contro la discriminazione di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali; l’iniziativa si è ripetuta nell’estate del 2008 e sembra essere destinata a diventare un evento da riproporre di anno in anno.

link video "Girls Just Want to Have Fun"
http://www.youtube.com/watch?v=Tqf9PuKi63E



martedì 11 novembre 2008

Borotalco (1982)


Un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Per due anni girai il mondo e non seppi mai che cazzo trasportava quel cargo, ma forse un giorno lo capii: droga!
Questa è una frase ricorrente nel terzo film di Verdone, Borotalco, girato nel 1982. La trama è semplice: un giovane (Carlo Verdone) che vive la sua vita senza darle colore, come se fosse una storia scritta da altri, cerca alla prima occasione di cogliere la possibilità di vivere la vita come avrebbe sempre voluto...ovvero, un rappresentante impacciato che conduce una vita grigia, ravvivata dalle imperiose minacce del suocero (Mario Brega) che si preoccupa per il futuro della sua "figliola". Il protagonista, prendendo in prestito l'identità di un uomo che non esiste, Manuel Fantoni (Angelo Infanti), per qualche istante vive come in un film, costruendo storie incredibili e inverosimili ...ed ecco che, interpretando un ruolo che non gli appartiene ma che sente suo, riesce a tirare fuori la grinta che non ha, vivendo nuove emozioni con una incasinatissima fan di Lucio Dalla (Eleonora Giorgi), le cui canzoni, insieme agli Stadio, fanno da colonna sonora del film.
Una delle scene cult del film, oltre la già citata battuta, è da ricordare il ballo di Verdone e De Sica nella stanza del convitto in cui alloggiano, qui sotto c'è il link...
Nella carriera di Verdone questo terzo film è molto importante perchè è il primo in cui si cimenta nell'interpretazione di un personaggio unico
Il film riscosse un enorme successo di pubblico e critica, sugellato con la consegna di ben 5 David di Donatello: "miglior film";"miglior attore" (Carlo Verdone), "migliore attrice" (Eleonora Giorgi), "migliore attore non protagonista" (Angelo Infanti), "miglior musicista" (Lucio Dalla e Fabio Liberatori)

mercoledì 5 novembre 2008

In carrellata immagini di gelati del passato...qualcuno ancora sopravvive!







Il Calippo!!! Il gelato più ambiguo della storia. Emblema di tutte le estati di questo magico decennio. Nel 1983 lo scopriamo per la prima volta in due gusti, limone e arancia, l'anno successivo verrà immesso sul mercato il gusto cola. Il successo del Calippo è dovuto all'aspetto completamente diverso da tutti gli altri ghiaccioli, è chiaro la forma di questo gelato è unica nel suo genere, diciamo fallica?? Eh sì! Esperti "gelatologi" del settore affermano che il successo del Calippo sarebbe dovuto appunto al suo significato metaforico e alla sua inequivocabile forma, tale teoria sarebbe supportata dal disegno qui riportato.





Nella tabella al lato si può apprezzare la presenza del caro Matitone (lampone, arancia e limone) e del Clown con il naso di gomma...o era uno sceriffo??





E una gomma si trovava anche qui!





























Il Piedone, che costava 350 lire!


Tipici di quel periodo sono anche il gelato della Pantera Rosa il Lemonissimo (che mi faceva decsamente schifo) e le Pipe, la Rossa e la Gialla.

I miei preferiti erano:

  • Il Cornetto Algida "cuore di panna"
  • Il Fior di Fragola
  • Il Matitone
  • e ebbene sì lo ammetto...Il Calippo

lunedì 3 novembre 2008

Nel bene o nel male è impossibile dimenticare gli anni '80!

Chi è nato negli anni '80 non può che essere d'accordo con chi dice che in fondo è impossibile liberarsi di quel periodo e di tutti i ricordi che affiorano alla memoria nel parlare di quella decade...per fortuna!
Li hanno definiti in tantissimi modi, spesso con accezioni negative molto meritate...è innegabile che l'80 ha segnato un punto di svolta per l'Italia, o per meglio dire un punto di non ritorno...ha rappresentato il momento in cui gli italiani hanno definitivamente "perso l'innocenza". Si svelava la connessione tra politica e crimine organizzato; era cambiato il ruolo della donna; cambiava la struttura delle famiglie; sulle tavole italiane si diffondevano nuovi cibi, veloci, già pronti; si affermava una nuova concezione del lavoro: il "rampantismo" che inseguiva la ricchezza fine a se stessa, senza scopo e senza cultura...aspetto tramutatosi in cardine della società attuale; il carattere fortemente sperimentale della musica di quegli anni era il risultato dei tempi che si rompevano e creavano nuovi spazi della creazione; anche la TV seguiva l'onda del cambiamento e con l'arrivo della TV privata e commerciale da educatrice/divulgatrice si trasformava in intrattenitrice, creando, o distruggendo l'opinione pubblica.
Ma per oggi parlo della prima cosa che a me viene in mente da bambina degli anni'80: ovviamente....i cartoni animati!!...e quindi il programma che più ne proponeva


Bim, bum, bam!







Bim Bum Bam andò in onda la prima volta il 4 luglio 1982 alle ore 17:00, come semplice contenitore di cartoni animati senza nessun intermezzo. Poco tempo dopo vennero inseriti fra un cartone e l'altro alcuni intermezzi condotti da Sandro Fedele, Marina Morra e Paolo Bonolis, tutti provenienti da "3,2,1... contatto!", trasmissione per ragazzi RAI. Nelle loro apparizioni i tre indossavano delle tute grigie con piccole scritte colorate sul petto: Fedele aveva Bim (in blu), Morra Bum (in rosa) e Bonolis Bam (in giallo).
I primi cartoni animati trasmessi erano, fra gli altri: "Sport Billy", "Hello Spank", "Arrivano i Superboys", "Il favoloso dottor Dolittle", "Ruy il piccolo Cid" e "Il piccolo principe".
Quando Fininvest rilevò Italia 1 nel 1983 tutti i conduttori, tranne Bonolis, vennero cambiati: arrivò così Licia Colò accompagnata da un personaggio di pezza, Uan. La nuova veste esordì il 12 settembre 1983 alle ore 16:00 con i cartoni animati "Mimì e la nazionale di pallavolo", "La Stella della Senna", "Carletto il principe dei mostri", "I Fantastici Viaggi di Fiorellino".




Nella stagione seguente (1984-1985) furono trasmessi "Lo specchio magico", "C'era una volta... Pollon", "Nanà Supergirl", "Georgie", "Bun Bun", "Lucy May", "Là sui monti con Annette". Giancarlo Muratori donava la voce fuori campo della Signora Regia e del cattivissimo produttore Brandolin.
Alla fine della stagione 1984-85 Licia Colò lascerà la trasmissione per andare a condurre "Buona Domenica", e sarà sostituita l'anno seguente da Manuela "Manu" Blanchard. Alla fine del 1983 la trasmissione riceve il Telegatto come miglior programma per ragazzi. Lo vincerà ancora altre tre volte. Verso gli anni ’80 i migliori cartoni trasmessi erano "i Puffi" e "gli Snorky".
Altri si avvicendarono alla conduzione (ad esempio Marco Bellavia, Debora Magnaghi, Giulia Franzoso, Roberto Ceriotti) ma non ebbero la stessa notorietà.
Dopo il periodo d'oro degli anni ottanta la trasmissione, inizialmente pensata e destinata ai bambini, con momenti educativi molto apprezzati dal piccolo pubblico, divenne un mero contenitore di cartoni animati, perdendo le caratteristiche iniziali che ne avevano decretato il successo .

I Ghiaccioli a forma di puffo

I Ghiaccioli a forma di puffo
gelati che non esistono più!